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Piazza gremita anche nella terza serata dell’Aquileia Film Festival che ci ha portato alla scoperta dei bronzi di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, grazie al documentario “In carne e bronzo. Il santuario di San Casciano dei Bagni” (regia di Eugenio Farioli Vecchioli, Brigida Gullo) e alle parole dell’archeologo Jacopo Tabolli, docente di Etruscologia presso l’Università per Stranieri di Siena e direttore scientifico dello scavo in questione. Un racconto potente dello scavo archeologico che ha riportato alla luce testimonianze etrusche di straordinario valore. Un esempio emblematico di come la ricerca possa riportare alla vita memorie dimenticate. Nella serata di ieri grande successo di pubblico anche per “Il volto di Alessandro” (regia di Vanni Gandolfo), documentario che indaga il restauro del celebre mosaico pompeiano, restituendo allo spettatore la tensione tra ciò che il tempo cancella e ciò che la scienza può ancora raccontare.
Oggi la serata si aprirà, alle 21, con l’intervista curata da Piero Pruneti a una figura amatissima dal pubblico: Corrado Augias. Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Augias – 90 anni! – porterà ad Aquileia la sua inconfondibile capacità di raccontare la storia con passione e chiarezza, intrecciando cultura, identità e memoria.
A seguire la premiazione del film più votato dal pubblico con la consegna del Premio Aquileia, un mosaico realizzato dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli al regista vincitore. In chiusura, la proiezione fuori concorso, del documentario “Regina Viarum” (regia di Agostino Pozzi), in cui la Via Appia diventa il simbolo di una storia stratificata e dinamica. L’Appia ha collegato Roma con l’Italia del sud e con l’Oriente attraversando i territori delle attuali quattro regioni di Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. Milioni di uomini hanno percorso nel tempo i circa 550 chilometri che collegano Roma a Brindisi: soldati, commercianti, crociati, pellegrini, pastori, filosofi e schiavi. Non solo una strada, ma una narrazione continua che unisce passato e presente, fino al recente riconoscimento Unesco avvenuto nel 2024.
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In copertina, il giornalista e scrittore Corrado Augias atteso ad Aquileia.
